Turismo NIMBY a Numana

Turismo NIMBY a Numana
Nonostante a Numana sia tutto un proliferare di buone intenzioni in ottica turismo, con le proposte più disparate sul web facebookiano, la realtà depone tristemente verso un atteggiamento NIMBY, un acronimo inglese che sta per Not In My Back Yard, coniato per altri motivi a suo tempo, ma estendibile alla assoluta mancanza di ospitalità che vige al momento nel nostro paese. Si ma che chevvordì? Non nel mio giardino, cortile, o nel caso specifico del biglietto, non davanti a casa mia. Correva un sabato sera invernale, freddo, buio e con nemmeno un'anima in giro, come è del resto Numana per tre quarti dell'anno, e alla fine del tratto di Via Roma che prelude alla zona della Torre, posteggiavano, incauti, alcuni amici per andare a cena nell'unico ristorante aperto della Torre dall'omonimo nome. Al rientro verso le 23 trovavano questo biglietto, che ai tempi del Movimento Studentesco avremmo quantomeno firmato con un "ciclostilato in proprio", nel quale si invitava quello che potete leggervi sopra. Inutile parlarvi del dispiacere e delle solite invettive ricevute del tipo voi Numanesi qui, voi Numanesi là, ma la cosa mi offre lo spunto per dire la mia sul turismo che da qualche anno caratterizza la nostra zona. Non piacerà, a me per primo, ma bisogna dirlo nella speranza che la prossima amministrazione, stanti le imminenti votazioni di maggio, possa porvi rimedio o rifletterci sopra. Innanzitutto Turismo a casa mia significa "aggiungi un posto a tavola" e si sa che per farlo ci si deve stringere per far accomodare l'ospite e il disagio è limitato al pranzo, che nel caso nostro equivale al massimo a due mesi, tanto per stare abbondanti. Ora c'è chi non vuole il traffico nella sua via perché d'estate è un'autostrada, c'è chi vuol chiudere il lungomare alle macchine e via dicendo su questi toni. Non ultime la famigerate telecamere che hanno mietuto migliaia di euro di multe e la cui risonanza è arrivata alle TV nazionali. Nessuno più che sia disposto ad accettare i disagi inevitabili nel nome del proprio paese che è nonostante tutto, ancora in grado di attirare gente da fuori e i numeri lo stanno a dimostrare. Perché questo? Semplicemente perché non ci sono più le necessità di un tempo, o meglio non c'è più quella fame che ci faceva affittare la casa della Costarella ai turisti, stringendoci in quattro in cucina e dispensa per poterli ospitare al meglio, ricavando quell'extra reddito che ci ha permesso di studiare, noi ragazzi, e migliorare in generale il nostro tenore di vita familiare. Il tavolo della cucina diventava un letto per mio fratello e io addirittura finivo sul fornello chiuso a ridosso del muro, che diventava un giaciglio improvvisato e tutto sommato anche una specie di gioco per me. I miei finivano su un materasso a terra in dispensa e via così per tutta l'estate. Senza parlare del frastuono di una via caratteristica come la Costarella, adatta al zoccolamento rumoroso fino a tarda notte. Nessun lamento, nessuna protesta, solo orgoglio di esser nati in un paesino che veniva preso di mira da moltitudini di estranei per la sua bellezza. E allora diciamo la verità. Non siamo più disposti a quello e l'invasione estiva è mal tollerata e digerita dalla popolazione, ognuno a modo suo, ma tutti nella stessa direzione. Turista non è più bello. Sia una riflessione per tutti e i commenti, anche in forma anonima, sono graditi a patto che non contengano bestemmie o offese gratuite. Nel caso vogliate aprire una discussione vi prego solo di non farlo adducendo commenti del tipo, così fanno anche da altre parti o che i residenti hanno diritto di trovare il loro posto macchina libero. E' un tritume di cose già sentite e che non portano da nessuna parte. Basti pensare alle ultime disgrazie capitate nelle Cinque Terre e alle mura di Volterra dove non saranno i residenti a pagare la ricostruzione ma tutti noi italiani e anche gli europei con fondi appositi stanziati. Per cui il motto che deve prevalere è che Numana non è solo dei Numanesi ... ce semo capiti.
Turismo NIMBY a Numana

Commenti

tra i post più popolari

La storia di “Astro del Ciel”

Balleri, curiosi frutti del Conero

Le Porte di Tannhäuser

Piccoli balilla … crescevano

Sirolo Venerdì Santo