Sarai belo te

Un doveroso omaggio all'amico Rana che sale alla ribalta in questo articolo apparso sul Carlino del 20/07/2011 a firma Giuseppe Poli

Niente accademia, solo divertimento. Il «reading» del dizionario semiserio «Sarai belo te» approda stasera nel porto quieto del Forte, ristorante a Posatora di Ancona (ore 20.30). Il Forte s’erge così a baluardo in difesa di tutto ciò che non è anconetano: una serata dedicata al vernacolo in chiave di simpatico intrattenimento. Banditi gli approfondimenti culturali seriosi, l’appuntamento è di quelli da prendere alla leggera, come suggerisce anche il clima estivo.  Marco Traferri, anconetano (ovviamente), scrittore ed editore  del dizionario italiano-anconetano, insieme al cabarettista dorico Stefano Ranucci, più conosciuto con lo pseudonimo di Rana, intratterranno gli ospiti del Forte con letture - più commenti e libere divagazioni sul tema - tratte dal dizionario «Sarai belo te». Un’opera nata senza scopi di studio o di salvaguardia del vernacolo anconetano, ma per ricordare piacevolmente a chi la lingua popolare dorica l’ha nel sangue e nell’orecchio, tanti modi di dire, parole, frasi colorite e divertenti di quel dialetto che regna ancora sovrano in molti quartieri dell’Ancona verace. E come se non bastassero la lettura di Traferri - Rana e i loro commenti, il menù ondivago e serpeggiante tra i mille risvolti dell’anconetano troverà espressione anche con le barzellette di Rana: personaggio sincero, che sa emozionare ed emozionarsi, e non solo allo sventolio di una bandiera dell’Ancona di cui è un super tifoso, nonché ironico e critico osservatore. «Sarai belo te», dopo i successi degli appuntamenti precedenti, accende la serata del Forte. Si rinnova così un appunta-
mento diventato nel tempo sempre più popolare, che ha trovato rapida diffusione anche su Internet, con il sito www.saraibelote.it e l’omonima pagina di Facebook, che conta oltre 5.000 sostenitori.
«Sarai belo te» è nato, infatti, a fine 2005 e dopo aver riscosso ampio consenso di pubblico, nel novembre del 2009 s’è trasformato in dizionario. Pagine per sorridere in anconetano, nelle quali l’autore Marco Traferri ha raccolto, selezionato e spiegato a modo suo espressioni tipiche d’Ancona. Il «reading» di stasera sarà una spassosa occasione per scoprire il libro anche attraverso il gustoso duo Traferri - Rana, osservatore e narratore di vita e modi anconetani.
Giuseppe Poli

chi  lo conosce personalmente sa delle sue spiccate doti di fine umorista non disgiunte tuttavia da sentimenti umani sensibili accompagnati da una forte carica di simpatia. In poche parole un vero piccolo, grande uomo e a mio avviso in grado di prendere l'eredità e di rinverdirla, lasciata da tempo da un altro grande del dialetto anconetano che era Cesaro. Con la sua Cesira teneva tutti col massimo dell' attenzione e divertimento dai microfoni della radio Rai Ancona. Ricordo che ero bambino e non capivo bene tutte le sfumature delle battute tra i due, ma a casa non doveva volare una mosca per ascoltare al meglio le loro battute. Cesaro era Ugo Cedroli e Cesira aveva la voce di Regina Servadio, per sempre nei nostri cuori. Oggi a Rana manca una Cesira e poi credo che la coppia potrebbe funzionare bene, in grado sicuramente di rinverdire la tradizione del compianto e famoso duo. Ad ogni modo il caro Rana è ormai molto noto in zona visto che gli hanno dedicato pure una sagra …. Tongue out Wink


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