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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

Capesante

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Capasanta o cappasanta come la chiama il volgo che la predilige, qui da noi, negli arrosti di pesce con pan grattato, prezzemolo e aglio tritato, è conosciuta nel mondo scientifico col  nome latino di Pecten jacobaeus , Pettine di San Giacomo o pettine di mare. Ebbene questi bellissimi esemplari di molluschi bivalve fotografati in pescheria, mi hanno suggerito di fare  un post che li celebri, per la loro naturale bellezza e bontà, ma anche per dedicarli a Giacomino , l'ultimo arrivato della grande famiglia Carcamagnu e i cui vagiti in chat whatzappesca, mi hanno intenerito  "el core".  Pur essendo ancora Minore , auguro a lui di seguire i passi del più famoso Maggiore , in un percorso di lunga vita che il padre saprà di sicuro indicare. E magari un giorno,  da grande, possa ripercorrere con una "capasanta d'ordinanza" quei tratti magici e mistici del Camino de Santiago de Compostela .

Turismo NIMBY a Numana

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Nonostante a Numana sia tutto un proliferare di buone intenzioni in ottica turismo, con le proposte più disparate sul web facebookiano , la realtà depone tristemente verso  un atteggiamento NIMBY , un acronimo inglese che sta per Not In My Back Yard , coniato per altri motivi a suo tempo, ma estendibile alla assoluta mancanza di ospitalità  che vige al momento nel nostro paese. Si ma che chevvordì? Non nel mio giardino, cortile, o nel caso specifico del biglietto, non davanti a casa mia. Correva un sabato sera  invernale, freddo, buio e con nemmeno un'anima in giro, come è del resto Numana per tre quarti dell'anno, e alla fine del tratto di Via Roma che prelude alla zona della Torre , posteggiavano,  incauti, alcuni amici per andare a cena nell'unico ristorante aperto della Torre dall'omonimo nome. Al rientro verso le 23 trovavano questo biglietto, che ai tempi del Movimento Studentesco   avremmo quantomeno firmato con un " ciclostilato in proprio ", nel

Borsalino e un vecchio carnevale numanese

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E ra un carnevale di tanti anni fa. Credo fosse il 1971 quando ci venne in mente di allestire un carro a tema Borsalino , visto il successo che ebbe in quel periodo il film omonimo. C'era Massimo che impersonava Alain Delon , il Roch Siffredi del film e poteva ben farlo per una forte somiglianza col popolare e amato attore francese. Io ero l'altro,  François Capella (si pronuncia alla francese con l'accento sulla a finale) ovvero Jean Paul Belmondo il suo concorrente prima e socio in affari dopo. Le pupe erano Paola e Antonella , ovvero quanto di meglio offrisse la bellezza femminile numanese del tempo. L'auto di compensato era stata costruita con cura meticolosa e considerati i mezzi e il materiale, aveva avuto un più che discreto risultato. Gli abiti poi li avevamo noleggiati in un negozio di costumi specializzato di Ancona e i cappelli erano rigorosamente di marca Borsalino . Avevamo anche i mitra. Mica si scherzava! O meglio si scherzava vista l'età e