Euro fa rima con Neuro

Per tirarci su parliamo oggi di euro, ma lo facciamo senza pretese da novelli economisti o specialisti monetari, bensì con semplice buon senso - cosa questa che non dovrebbe mai far difetto a nessuno - e con l'esperienza data dall'aver tagliato il traguardo dei sessantanni (senza apostrofo che bisogna risparmiare). Come passa il tempo! E mai che insegnasse nel suo incedere come vivere, anzi facendo spesso rimpiangersi per non essere stato impiegato meglio. Ma questo è un altro discorso e l'argomento di oggi, o meglio di dieci anni e passa a questa parte, è la nuova moneta che interessa da vicino parecchi stati europei coinvolti in un progetto che per alcuni di essi sta trasformandosi in una grottesca messinscena di pressappochismo e miopia politica. Senza soffermarmi sulle funzioni della moneta sovrana, cosa che potete apprendere a vostro piacimento sul web, voglio focalizzare l'attenzione con poche righe - che se no uno si stanca di leggere - sugli effetti che l'introduzione dell'euro ha causato nel nostro Bel Paese. Ebbene eravamo abituati, da almeno un paio di generazioni succedutesi nel dopo guerra, a stampare la lira come faceva Totò con la Banda del Torchio e questo, se da un lato ci ha consentito di vivere alla meno peggio, quando addirittura non bene, ha dall'altro aumentato spaventosamente il debito che come nazione dobbiamo al mondo e a noi stessi. Alle varie scadenze del debito, lo Stato tirava fuori il Torchio e stampava il necessario per onorarle creando però anche inflazione - troppa carta circolante - che periodicamente veniva ritirata dalla circolazione inventandosi nuove tasse e balzelli su misura e ogni volta con i nomi più fantasiosi per loro e fastidiosi per noi. Ma si tirava avanti lo stesso. Cosa che l'avvento dell'euro ha inesorabilmente mandato all'aria, scoprendo un nervo che nessun cachet potrà mai lenire. Come si può pensare infatti di pagare il vecchio debito senza aver più la possibilità di stampare il denaro?? Lacrime e sangue che stiamo vivendo e sperimentando. Quindi la soluzione è duplice e non ammette discussioni tanto è ormai evidente. O torniamo al Torchio - tra l'altro non si capisce come possano generazioni indebitarsi col medesimo e lasciare l'incombenza di pagare alle prossime senza più disporne - o andiamo insoluti e protestati con buona pace dei creditori. Bancarotta!! Si signori ne siamo sull'orlo e non prevedo cure adatte da uno stato che prima era falsario e rapinatore e oggi è solo rapinatore. E non se ne abbia, dato che è la verità. Una soluzione praticabile nel breve, scontato che ormai non si possa più uscire dal sistema monetario europeo (o forse no?) sarebbe quella di dotarsi del suddetto Torchio e una Banca Centrale finalmente in grado di stampare qualche euro in più, per dare respiro a quelli che ne soffrono al momento e generando una modesta inflazione controllata, che a mio avviso porterebbe benefici immediati all'export, che con la rivalutazione pressoché costante dell'euro nei confronti di tutte le monete estere sta facendo naufragare tanti contratti di vendita extra CEE, alcuni già firmati e nel portafoglio ordini da evadere.

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