La giuggiola è lo squisito frutto autunnale del Giuggiolo , pianta della famiglia delle Ramnacee che qui da noi si poteva vedere in ogni casa colonica vicino alla scala esterna che portava all'abitazione in genere posta sul piano superiore ché sotto c'erano rigorosamente le stalle e gli attrezzi da lavoro. Uno saliva le scale e raccoglieva facilmente qualche frutto da gustare come aperitivo o merendina sputando "l'osso" dove capitava. Frutto che a noi ragazzi piaceva tantissimo ed eravamo disposti anche a pungerci con le sue spine affilate pur di farne una scorpacciata tra i suoi rami che erano anche una palestra all'aria aperta in quei tempi di giochi semplici e in gran parte, appunto, all'aria aperta. E il Giuggiolone da sempre era un'altra cosa, una persona bonacciona, grande e grossa e poco sveglia fino a quando non mi sono capitati tra le mani questi incredibili giuggioloni frutto che dovranno per forza ampliarne il senso nei diziona...
Quando l'uomo viveva in simbiosi con la natura ricavava il giusto sostentamento da essa senza depauperarla e appesantirla fino alla degenerazione. Vale sempre la regola che per mungere il latte dalla mucca devi dargli anche da mangiare. Nel caso di questo curioso frutto di mare, dal colore grigiastro, con guscio zigrinato che gli permette di scavare nella morbida roccia calcarea della nostra zona la propria abitazione, occorrevano circa 25 anni per arrivare a completamento o maturazione. Esso, con molta facilità scambiato per un dattero di mare, veniva pescato portando a riva piccole rocce, da noi chiamate " sassi morti " che ne potevano contenere dai 15 ai 20 esemplari adulti. La tecnica era abbastanza semplice nella sua esecuzione: si usciva in " patana " (piccola barca a remi), si individuava sul fondale, abbastanza vicino a riva una pietra e ci si immergeva per recuperarla. Se questa era di dimensioni più grandi della norma, la si imbragava con una c...
Dopo ricerche infruttuose nel web e amici vari, una lampadina mi si è accesa in testa e mi ha fatto ricordare che ho in libreria uno dei libri più completi ed esaurienti sui Pesci dell' Adriatico e grazie a questo lampo di genio ho finalmente risolto l'enigma di questo pesce che noi chiamiamo Bocchincau ed è tanto brutto quanto buono e prelibato nel brodetto che facciamo dalle nostre parti .. l'esemplare acquistato presso la pescheria dell'amica Maurizia ha innescato in me la voglia di conoscerlo meglio .. non solo dal lato alimentare .. ed eccolo qua l' URANOSCOPUS SCABER tratto dal libro di Tonko Soljan queste ultime foto confermano una diceria in uso da queste parti ovvero si dice " bocchincau " anche a quelle donne che si sono rifatte le labbra in maniera ... troppo pronunciata ... sappiate quindi che se venite a Numana in villeggiatura ed avete una bocca troppo pronunciata, con molta facilità vi diranno diet...
I famigerati varchi elettronici dei quali mi sono occupato a suo tempo stanno dando i loro frutti avvelenati, una vera e propria bufera che rischia di compromettere seriamente l'immagine di Numana paese turistico. Contrario fin dall'inizio a questa iniziativa adottata dall'Amministrazione comunale mi vedo costretto a darne ancora risalto sul blog. Per uno come me che ama fin dalla nascita il suo paese, che è sempre stato orgoglioso della sua bellezza e degli apprezzamenti dei turisti che col tempo aumentavano la credibilità e la notorietà del paese, non può certo far piacere questa vera e propria bufera che si è sollevata per questo insindacabile ed arrogante atteggiamento degli amministratori di arrivare ad usare mezzi coercitivi così diabolici. Eh già perché c'è gente che si è vista recapitare decine di multe da 91 euro ciascuna e non credo abbiano sfidato la bontà delle telecamere quanto piuttosto siano stati vittime involontarie delle medesime. Si parla di 16 ...
Ha suscitato tanto interesse, stando alle visite, la demolizione del Santa Cristiana, segno evidente che in molti, tra i visitatori del blog, vi hanno soggiornato e hanno a cuore il suo destino recente e la sua ricostruzione futura. Una cosa è certa, quel che ne rimane è solo il cavalcavia che portava alla spiaggia e sul campeggia una scritta a dir poco curiosa: la Città Ideale che stando a Wikipedia : Una città ideale è un insediamento urbano - realizzato, progettato o solo immaginato - secondo un disegno urbanistico su cui si riflettono criteri di razionalità o un'impostazione scientifica, spesso accompagnati a una tensione ideale e filosofica, o a una forte carica utopica . insomma hanno avuto una bella idea a citare nel nome uno scenario che richiama alla mente temi cari a arte, filosofia e architettura fin dal rinascimento. Al posto del mega albergo, simbolo allora di crescita e modernità, come trattato nei post precedenti, una più armonica e vivibile realtà abitativa che...
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