Sembra finte ... ma enne vere

melograno
Ero indeciso se pubblicarle sul Pastafondaio (il mio blog di cucina .. non cliccare se sei a dieta) dove mi diletto talvolta a pubblicare foto e video del mio piatto preferito che è la pasta. Ma poi ho pensato che essendo un frutto locale era il caso di pubblicarlo qui e con l'occasione, anche di introdurre un paio di espressioni in numanese, che magari interessano qualche lettore  che già dal titolo con quel "enne" credo sia stato del tutto spiazzato. Ebbene quella non è la consonante "N" "enne" del nostro alfabeto italico, bensì il verbo essere nel tempo presente alla terza voce plurale, ovvero sono. Mi direte che anche la prima voce singolare dello stesso verbo nel tempo presente è identica. In italiano sicuro, ma non in numanese che verrebbe contratta in "so" e mettiamoci pure l'accento sulla o finale "sò" che poi se no ci dicono che siamo "ritirati" (cit. del grande Totò). Quindi il titolo del post si traduce in Sembrano finte (sembra .. per via della famosa contrazione di cui sopra) ma sono vere. Appena raccolte anche se in genere si raccolgono ad ottobre inoltrato e a casa mia piacciono, i chicchi naturalmente o semi, mangiati da soli o in un'insalatina tenera con noci e un filo di balsamico e olio di oliva. Insomma tutta "'sta pappina" per un banale melograno? Direte voi. E allora chiudo col nome latino della pianta, Punica Granatum, che denota chiaramente la diffusione che la stessa ha avuto per mezzo dei Fenici, nonché il nome del frutto, melograno o mela granata, sempre dal latino  malum = mela, granatum = con semi. 
melograno

melograno

melograno

Commenti

  1. Riguardo al titolo, in dialetto numanese dei vecchi tempi...sostituirei il "sembra" con "parene", quindi "parene finte...ma enne vere".
    Aggiungerei, alla tua dettagliata descrizione, tra i vari significati che si attribuiva al frutto del melograno, quello dei Piceni.
    Essi lo consideravano come simbolo di amore e fertilità, infatti in alcune famiglie numanesi, anticamente, si usava donare alle giovani, che si sposavano in autunno, il frutto del melograno...
    Con il melograno, inoltre, si ricava anche una specie di sciroppo che, consumato con un po' di ghiaccio, diventa una bevanda dissetante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. giustissima osservazione ;-))
      è che m'ero focalizzato solo sulla curiosità particolare di quel "enne" che come dicevo appunto non è una consonante
      ehehehe

      Elimina

Posta un commento

tra i post più popolari

Le Porte di Tannhäuser

Balleri, curiosi frutti del Conero

La storia di “Astro del Ciel”

Numana di un tempo

Giovanna la nonna del Corsaro nero