Dalla nostra inviata nel tempo, la carissima amica e fonte inesauribile di ricordi del tempo che fu Anna Massaccesi che stavolta ci racconta quel caratteristico momento conviviale che seguiva alla dura fatica della " battitura del grano ", la mietitura che coinvolgeva parenti, amici e confinanti in solidale aiuto che culminava appunto con ... “ I boccolotti del batte ”… Tra i ricordi di mamma Maria , inizia il racconto Anna, ecco “la giornata del batte” nelle campagne vicino al fiume Musone in una Numana “anni 40” La trebbiatura iniziava circa a metà luglio e durava vari giorni, perché si spostavano i macchinari nelle varie case coloniche della zona, fino a che tutti avessero terminato. Alle prime luci dell’alba si preparava l’aia per il grande giorno, poi tutti i contadini iniziavano il lavoro, ognuno aveva il suo ruolo specifico e così si andava avanti fino alla sera, con intervalli per colazione, spuntini vari, pranzo e cena, preparati dalle donne e dalle vergare . Tra...
Quelle di Numana sono davvero le più buone! I numanesi, però, le hanno sempre chiamate "concole", che tra l'altro e non è un termine dialettale, infatti "concola" deriva dal latino "conchula", diminutivo di concha, cioè conchiglia. Beh! comunque le chiamiamo, speriamo davvero che ce ne lascino qualcuna per un bel piatto di spaghetti!
risolto il problema dei commenti che continua nel vecchio modo con la scelta di inserire un nome o un url o il proprio profilo G+ qualora in possesso e ovviamente anonimo
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