Il chiavigotto e il cagaticcio … c'era una volta
Negli anni '20 non c'era ancora la Litoranea e per andare nella vicina Porto Recanati si percorreva un sentiero o viottolo creato dai pescatori e in parte si proseguiva lungo la spiaggia e lasciando Numana si passava per Marcelli, allora non altro che una abitazione il cui proprietario ne dava il nome all'intera zona, mentre oggi rigogliosa Metropoli .. e mentre noi chiudiamo gli occhi, con l'aiuto di una foto d'epoca, cerchiamo di immaginarci l' itinerario così come ci viene raccontato di seguito … ma come facciamo a guardare la foto con gli occhi chiusi … bando alle ciance che mi rovinate tutta la poesia … giacché a volte si guarda meglio con gli occhi dell' anima piuttosto che con quelli posti sotto la fronte; in genere la chiamano fantasia ..
Numana - Porto Recanati
Più breve, meno scoglioso, e quindi meno complicato è il percorso per Portorecanati. Da Numana bassa si passa, in vicinanza del nuovo fabbricato Malucci, alla calettina e alla caletta, dove si è al sicuro dagli scogli sottostanti che romperebbero le reti. Tra la caletta e la calettina c’è la cava dei gessi in terra e, in prossimità, la lama, altrimenti ripa di S. Anna, nel fondo Sermosi.
Segue il panzò (pancione), sporgenza che oggi appena si avverte; quindi il cagaticcio (il nome poco pulito indica l’uso a cui spesso serve) in cui la terra si allarga come un canale, ricevendo spesso le acque del mare; quindi la Vasca o le Fontanelle, acqua di vena in terra. Poco dopo viene Mancì (nome di un colono) e in seguito la Caserma (nome di una volta) o l’ Ospizio marino (nome di ora) o il passo di Marcello, indicante l' apertura della strada a fianco del fabbricato.
Un po’ più innanzi abbiamo il chiavigotto, che raccoglie lo scolo dei campi e lo porta al mare, e la capanna Dittajuti che una volta serviva di riparo al vaporetto del Conte Dittajuti avente lì appresso la sua villa. Fa seguito lo scione (donde il nome? si scrive così? è una buca grande e profonda per sgorgo del terreno), quindi Marcello 2° e il Musone.
Passato il fiume, la prima denominazione è Sorbellì (il nome di un colono); quindi vengono le tre case coloniche appartenenti all' Amministrazione della Santa Casa di Loreto, conosciute coi nomi di prima casa, casa di mezzo, terza casa; ultimi i Concimi, la Fiumarella (piccolo corso d’acqua con ponte), e infine Porto Recanati.
Il percorso Numana - Porto Recanati può esser fatto anche a piedi lungo la riva. Un discreto camminatore può impiegarvi un pajo d’ ore.
tratto da "Guida Ricordo di Numana" del 1927 di Cesare Romiti
Per fortuna hanno inventato le strade, oggi per la costiera impieghiamo circa 10 minuti in inverno con l'auto e circa 45 minuti / 1 ora in estate, a seconda del traffico.
RispondiEliminaE sempre per fortuna hanno inventato i sanitari in casa...così la gente non è più abituata a fare bisogni in giro come i cani...oggi sono rimasti quelli.
Non ho capito una cosa però...dove oggi c'è il Santa Cristiana, a quel tempo che cosa c'era? Marcelli?