Quando l'uomo viveva in simbiosi con la natura ricavava il giusto sostentamento da essa senza depauperarla e appesantirla fino alla degenerazione. Vale sempre la regola che per mungere il latte dalla mucca devi dargli anche da mangiare. Nel caso di questo curioso frutto di mare, dal colore grigiastro, con guscio zigrinato che gli permette di scavare nella morbida roccia calcarea della nostra zona la propria abitazione, occorrevano circa 25 anni per arrivare a completamento o maturazione. Esso, con molta facilità scambiato per un dattero di mare, veniva pescato portando a riva piccole rocce, da noi chiamate " sassi morti " che ne potevano contenere dai 15 ai 20 esemplari adulti. La tecnica era abbastanza semplice nella sua esecuzione: si usciva in " patana " (piccola barca a remi), si individuava sul fondale, abbastanza vicino a riva una pietra e ci si immergeva per recuperarla. Se questa era di dimensioni più grandi della norma, la si imbragava con una c...
Dopo ricerche infruttuose nel web e amici vari, una lampadina mi si è accesa in testa e mi ha fatto ricordare che ho in libreria uno dei libri più completi ed esaurienti sui Pesci dell' Adriatico e grazie a questo lampo di genio ho finalmente risolto l'enigma di questo pesce che noi chiamiamo Bocchincau ed è tanto brutto quanto buono e prelibato nel brodetto che facciamo dalle nostre parti .. l'esemplare acquistato presso la pescheria dell'amica Maurizia ha innescato in me la voglia di conoscerlo meglio .. non solo dal lato alimentare .. ed eccolo qua l' URANOSCOPUS SCABER tratto dal libro di Tonko Soljan queste ultime foto confermano una diceria in uso da queste parti ovvero si dice " bocchincau " anche a quelle donne che si sono rifatte le labbra in maniera ... troppo pronunciata ... sappiate quindi che se venite a Numana in villeggiatura ed avete una bocca troppo pronunciata, con molta facilità vi diranno diet...
Ovvero come sottotitolo: l'annosa questione della suddetta , che costeggia un tratto della litoranea partendo dal ponte di Sant'Anna per circa duecento metri. Essendo costituita da terriccio e argilla, essa, con le sue pareti in parte a strapiombo sulla sottostante e importante via di comunicazione costiera, rappresenta un problema annoso, al limite dell'increscioso per i buoni propositi e per i costi che ha causato da anni, interessando tante amministrazioni comunali che nel tempo si sono succedute. Tutte, o quasi, con lo scopo di realizzare lavori di sistemazione e messa in sicurezza che negli anni hanno raggiunto vette inimmaginabili di faciloneria , cialtroneria e sperpero di denaro pubblico. Eh già, perché stando a rapidi conteggi della serva, sembra che abbiamo o meglio hanno, speso qualcosa come una decina di milioni di euri italiani . Ma alla prima pioggerella insistente, perchè non si è trattato di nubifragio, ecco che viene giù tutta quella roba che qui ch...
In questo racconto del Marchetti vediamo quella che è stata l'evoluzione alimentare a Numana basandoci sui racconti dei nostri nonni e dei loro nonni fino a risalire quindi al 1800. Voglio solo aggiungere per quanto riguarda il piacevole passaggio della polenta sulla spianatora che mio nonno era imbattibile, ovvero arrivava sempre primo al traguardo del condimento centrale e solo in un' occasione venne battuto da mio padre: durante una licenza nel periodo bellico della seconda guerra mondiale. L' EVOLUZIONE ALIMENTARE DEI NUMANESI Prima di raccontare l'evoluzione alimentare dei numanesi è importante conoscere l'aspetto socio-economico attraverso le mie personali conoscenze e le informazioni avute e, attentamente ascoltate, da mia nonna, nata nel 1870, che a sua volta aveva ascoltato e appreso dai suoi familiari nati e vissuti a Numana nell' 800. Già sappiamo che Numana era un paese estremamente povero. Per la sua posizione geografica aveva pochissim...
Dai ricordi delle riunioni annuali della locale A.N.M.I. una poesia dialettale: RICORDI DEL GIORNO DI SANTA BARBARA "Sveglia! Maina gastighi, franchi in riga a puppa!" Grida cuntentu el capo d’ispeziò "Nisciuno è de ramazza, né de scopa è Santa barbara, nisciuno è de pregiò" Per tutto a bordo se sparge ‘sta notizia (Tutto merito tuo, martire egizia!) Chi se lava, chi se sbarba, chi va giò de sotta A lustrasse i buttò de la capotta Senti el nustromo che prova giò la cala Senti a strillà el fischiettu , Che te pare l’urchestra de la Scala E anco' nun è fenita, nun è tuttu Pogo dopu: "Assemblea in cuperta" E Capo Cannò rimande a bocca aperta “Equipaggio attenti, dest' riga, fissi!" e no', dritti e duri come stuccafissi”! "Oggi onoriamo la nostra Protettrice" parla pogu el Cumandante, ma sa quel che dice Po’ squilla la tromba, gridano "evviva"! E il gran pavese viene issato a riva Ste bandierine tutte culurate vann...
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