Arrivederci Dustin ...
Si sono concluse le riprese per gli spot promozionali e nel tardo pomeriggio di ieri l'attore ha lasciato le Marche e a salutarlo all'aeroporto di Falconara c'era il Governatore Mario Spacca che si è detto ammirato dell'umanità dell'attore come lui delle bellezze della nostra regione.
Il bel tempo ha aiutato la riuscita dei lavori e tutto si è svolto come previsto, tant'è che il Governatore si è detto fiducioso di dare un' anteprima in occasione della giornata delle Marche, prevista per il prossimo 10 dicembre.
Non ci resta che chiudere con la poesia del nostro Giacomo, scritta nel periodo giovanile di Recanati e che Dustin Hoffman ha recitato e registrato al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare
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