Osimani e romani … i bagnanti
Bagnanti, Stabilimenti, Camerini, Ospizio Marino
La spiaggia di Numana non e certo tra le più attraenti per la dolcezza, del declivio, per la finezza della sabbia, per la molta vicinanza coll’ abitato, specialmente per coloro che risiedono nella parte alta del paese. Il terreno ripido, sassoso, scoglioso non offre queste agevolezze.
Però l’ amenità del luogo, la salubrità del clima, la libertà di cui si gode compensano ampiamente la mancanza di queste piccole comodità, e quindi si fa ogni anno più numerosa la colonia bagnante che vi accorre. Infatti, nonostante la piccolezza del paese, sono intorno a 120 le famiglie, la maggior parte di impiegati romani, che vengono a passarvi tutta l’ intera stagione. Se vi si aggiungono gli avventizi che scendono dai paesi vicini a passarvi una, due, tre settimane, si può dire che nella stagione balneare la gran maggioranza delle case del paese hanno gli ospiti loro. Nei giorni festivi poi il riversarsi al mare di famiglie e comitive dei dintorni dà a Numana un singolare aspetto di vita e di festevolezza.
Per i bagni la spiaggia di Numana alta offre due minuscoli Stabilimenti con piattaforma, il Conero proprietà di Edgardo Pucci, e Fior di mare proprietà dei soci Tiffi e Amaducci.
A Numana bassa, il servizio di bagni è tenuto da Teodolindo Cremonesi. I capanni sono sparsi per la spiaggia, ma all’ ombra di un ampio tendone si riuniscono i bagnanti come a luogo di aspetto e di conversazione.
La parte ultima della spiaggia, a destra del molo, sebbene poco o nulla frequentata, è quella che presenta meno scabrosità. A poca distanza vi si possono fare anche i bagni di arena.
Tra gli ospiti ricordiamo l’Istituto San Vincenzo di Firenze che da parecchi anni, alloggiato prima nel palazzo Municipale, ora in quello delle scuole, viene nella nostra spiaggia con una media di 60 bambine, e l’ Ospizio marino di Osimo, che, quantunque non posto nell’interno del paese, oramai può chiamarsi ospite fisso e merita quindi una speciale menzione. Nel 1885 per sottoscrizione cli alcune signore osimane villeggianti a Numana, e col concorso della Congregazione di Carità di Osimo, che prese in affitto due casette, furono mandati ai bagni quaranta bambini gracili e bisognosi di cura.
La caritatevole usanza continuò e durò negli anni successivi, finché nel 1890 la Congregazione di Carità acquistò in contrada S. Anna, lungo la spiaggia, a poche decine di metri dal mare, una casa che aveva servito per qualche tempo alle Guardie di finanza, destinandola a Ospizio marino, e mandandovi annualmente sia i bambini poveri che ne abbiano bisogno, sia le ricoverate nell’ Orfanatrofio di S. Leopardo, dipendente dalla stessa Congregazione. Così da parecchi anni l’ Ospizio è frequentato dalle orfane che vi si recano in numero di circa 40, e da circa 70 bambini (maschi e femmine) divisi in due turni.
Nel 1898 il fabbricato venne ampliato di un padiglione, e un nuovo padiglione si sta costruendo ora con la somma di L. 15.000 erogata dai fratelli Fagioli di Osimo, in memoria del loro padre Cav. Sisinio, che aveva manifestato tale desiderio. Così i bambini che saranno ricoverati al tempo dei bagni potranno salire al numero di 120.
Qui il Romiti crea il quadro dei primi bagnanti, in gran parte osimani e romani, e delle varie iniziative di carità volte a creare colonie marine per i bambini, dimenticandosi di mio nonno che, ormai vecchio, ne badò parecchi durante il soggiorno estivo non trascurando di battute e facezie le "moniche" che lo veneravano per la sua forza, bontà e arguzia … oltreché per il suo fenomenale appetito ..
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