Il nuovo porto di Numana
Lunedì 15 marzo 2010 alle ore 21,00 c'è stata presso il Cinema Italia di Numana un' assemblea pubblica per la presentazione del PRP Piano Regolatore Portuale e per chi si fosse perso l'evento o la portata che il medesimo potrà avere nel futuro del nostro porticciolo può farlo cliccando la presentazione ottenibile tramite il sito della Regione Marche in Google docs e vi consiglio di guardarla e scaricarla nel vs computer ne vale la pena e ve la potrete esaminare con calma. Devo dire che da un primo e rapido esame a me piace la nuova soluzione e credo che attirerà moltissima gente, se dovesse essere realizzato, non solo nel periodo estivo per la sua naturale attività, ma anche e soprattutto nei mesi primaverili e autunnali come luogo di passeggiate, incontri e quant'altro. Insomma un nuovo spazio di aggregazione umana in uno dei più bei posti dell' Adriatico. Poi, visto che ormai è lì dagli anni '70 con buona pace di chi non lo voleva, una migliorata, un restyling non può certo fargli male. A tal proposito, questa pagina del Romiti è come il cacio sui maccheroni e ci illustra, come già nel secolo scorso, questa esigenza di un porto fosse viva … leggiamo
Non è di oggi il desiderio di ridurre Numana a Porto, non tanto nel significato commerciale della parola, quanto per luogo di rifugio alle barche che son costrette a fare il passaggio sotto il Conero. Il percorso da Numana ad Ancona, sebbene non lunghissimo per estensione chilometrica, è di difficile transito specie per i rifoli di nord e nord-est, che spesse volte si scatenano improvvisamente sollevando a grande altezza le onde senza che le barche abbiano un punto, di approdo, non permettendolo la mole del Conero che si eleva a picco sul mare.
I Vescovi di Ancona, che avevano la villeggiatura a Numana, privilegiarono questa città, come scrive il Bufalini (p. 85) "di maggiori e speciali significazioni di affetto". E, secondo lo stesso autore, fu primo il Card. Nembrini che "valer fece i suoi uffici presso il Governo perchè grossi macigni affondati a guisa di molo (le chiamano scogliere) fuorviassero la violenta corrente del mare che portava disertamento al lido; di sua autorità protesse libero da ogni balzello il trasporto e l’uso delle pietre cadute dal Conero, generosamente pose una gravissima spesa per immegliare i presidi vescovili in quel territorio, per sottrarli al pericolo di soverchianti fiumane e maree."
La scogliera ideata dal Card. Nembrini recò qualche giovamento, ma non intero, se qualche anno addietro, non ricordiamo il tempo preciso, si credette di rinforzare la scogliera con nuovi, blocchi artificiali. Ma i nuovi lavori furono anche meno fortunati dei vecchi, perchè la violenza delle onde ebbe ben presto ragione delle opere di difesa opposte dall' uomo e i blocchi cedettero in gran parte al mare impetuoso.
Quindi il desiderio di nuovi e più razionali lavori era generalmente sentito, e in questi ultimi anni e stato un succedersi (proprio come succede oggi) di discussioni, progetti, ordini del giorno, trattative tra Comune, Genio civile, e Governo; ma ostacoli finanziari e burocratici si opposero sempre all’ attuazione di qualsiasi progetto. Finalmente però gli ostacoli di ogni sorte sono stati superati e con l’ accordo dell’ Amministrazione provinciale e dei Comuni interessati di Ancona, Numana e Sirolo, e col concorso finanziario del Governo per circa mezzo milione, i lavori sono entrati in via d' esecuzione. Essi consistono principalmente nel consolidamento e prolungamento della scogliera, che renderà quel braccio di mare sicuro e comodo asilo in tempo di bisogno ai navigli sia da pesca che da trasporto.
La prima pietra dei lavori, assunti in appalto dalla Ditta Cacciari di Ancona, fu gittata con grande solennità il 30 maggio 1926: presidente del Comitato esecutivo Cav. Decio Della Scala, madrina signora Claudina Marinelli. La cerimonia d'inaugurazione fu celebrata con discorsi del Podestà Geom. A. Giabbani, del Deputato del Collegio On. Galeazzi, del Comm. Bartolini, Presidente della Dep. provinciale, del Comm. Vitale, rappresentante del Ministro dei lavori pubblici, del Prof. Avenanti, Segretario della Federazione fascista.
Il resoconto della cerimonia fu dato ampiamente dal Popolo di Ancona del 7 giugno.
sotto un'immagine tratta da pagina 29 del PRP che vi invito a leggere e guardare
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